Oggi desidero parlare di un importante strumento di investimento obbligazionario, di grande rilievo in una fase di (più o meno marcati) rialzi dei tassi di interesse negli USA e in Europa, fattore che mette a grande rischio il valore del risparmio allocato in tradizionali BTP o obbligazioni societarie.
Questa volta l’occasione è data dal nuovo lancio di un fondo Private Debt della strategia “Digital Lending” che consente di accedere ai benefici fiscali dei PIR Alternativi*
Grazie a partnership strategiche con primarie realtà Europee specializzate nel mondo del lending, il Gruppo Azimut può usufruire di evolutissime piattaforme Fintech che consentono la migliore selezione delle imprese su cui investire.
Il fondo AZ ELTIF – PRIVATE DEBT – DIGITAL LENDING II permette ad Azimut di svolgere il ruolo di Banca Sintetica, ovvero di un’alternativa al canale bancario tradizionale nell’attività di erogazione del credito alle imprese grazie ad innovative piattaforme digitali di Peer to Peer Lending (P2P lending) e di Invoice Finance, diventando un ponte tra i risparmi dei privati e i bisogni finanziari delle PMI generando benefici per entrambi.
Il gestore effettuerà investimenti utilizzando i due principali canali che illustro brevemente.
Strategia “Corporate Lending”:
– investe in prestiti a PMI italiane erogati tramite piattaforme Fintech di P2PLending, principalmente Opyn (ex-Borsa del Credito);
– la maggior parte di tali prestiti beneficiano della garanzia sul capitale da parte del Fondo Centrale di Garanzie (immagine Fondo di Garanzia) grazie alla controgaranzia sull’80% del prestito offerta dal Ministero Dello Sviluppo Economico.
Strategia “Digital Lending”:
– investe nello sconto di fatture commerciali delle imprese italiane tramite piattaforme FinTech riconoscendo elevati ritorni, durate brevissime (circa 2-3 mesi) e ridotto rischio di credito, comunque costantemente studiato ed analizzato;
– a causa dell’elevata complessità teconologica/operativa, per entrare in questa asset-class Azimut ha individuato in Fasanara Capital il partner strategico grazie al suo lungo track-record (oltre 7 anni senza mesi negativi), alle masse gestite e al focus sulla tecnologia come Intelligenza Artificiale, analisi dei Big-Data e Machine-Learning analytics;
– almeno il il 70% di tali cartolarizzazioni saranno acquistati da aziende italiane, contribuendo anche in questo modo allo sviluppo delle numerose piccole e medie imprese italiane virtuose che credono fermamente nella crescita e stanno facendo ricorso a forme di finanziamento per perseguire i traguardi da loro prefissati.
Al raggiungimento della somma prevista, la Società procederà alla chiusura delle sottoscrizioni e non vi si potrà più investire.
In sintesi:
Vantaggi fiscali:
*PIR Alternativi: fondi che investono almeno il 70% del valore complessivo in strumenti finanziari emessi da imprese con stabileorganizzazione in Italia e diverse da quelle investite negli indici di borsa principali (FTSE MIB e FTSE ITALIA MID CAP). Possono assumere varie forme ma considerato l’oggetto di investimento non quotato, si prestano soprattutto ad essere realizzati tramite l’utilizzo di strumenti quali ELTIF, fondi di private debte private equity
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